
Rinascimento Sabbionetano
Lo sfarzo dei Gonzaga a Sabbioneta (Atto I, Parte 2)

Lo sfarzo dei Gonzaga a Sabbioneta (Atto I)
La città di Sabbioneta ha inaugurato mercoledì 2 giugno 2021 l’anteprima della mostra "Rinascimento Sabbionetano, lo sfarzo dei Gonzaga a Sabbioneta atto I", con un inedito allestimento degli abiti dei principi Gonzaga, all’interno delle sale del Palazzo Ducale della Città Ideale. Mentre il 4 settembre 2021 è stata ampliata ulteriormente con nuovi abiti rinascimentali.
I sontuosi abiti rinascimentali da cerimonia vestiti dalla famiglia Gonzaga, sono stati ricostruiti filologicamente da Fausto Fornasari e dal suo laboratorio King Studio in oltre 30 anni di ricerca e produzione e tornano nuovamente visibili in italia dopo 20 anni di tour mondiale (New York, Pechino, Buenos Aires, Lisbona, Strasburgo, Belgrado, Hong Kong, Bangkok, ecc.).
L’allestimento di Palazzo Ducale definito dagli organizzatori "l’atto I", è un'anticipazione del grande evento del 4 settembre 2021, quando saranno visitabili anche l’atto II, con l'allestimento di Palazzo Giardino e della Galleria degli Antichi e l’atto III, con le sfarzose figure rinascimentali che andranno ad animare il Teatro all’Antica.
La mostra "Rinascimento Sabbionetano, lo sfarzo dei Gonzaga a Sabbioneta atto I, II e III” terminerà il 30 giugno 2022 con un grande tableau vivant e una grande festa rinascimentale.
La visita alla mostra è compresa nel Biglietto Unico per i musei e i monumenti di Sabbioneta: Euro 15, ridotto Euro 10. Per i residenti a Sabbioneta l'ingresso alla mostra, ai musei e monumenti è sempre gratuito.

Sala dei Leoni
Abito simbolo
La prima sala ospita l’abito simbolo di questo progetto e riassume tutte le difficoltà del lavoro di ricostruzione delle fonti storiche e presenta il massimo grado di splendore e sfarzo nei tessuti, nelle decorazioni e negli accessori. È stato eccezionalmente indossato solo in occasione del cortometraggio “Sabbioneta, l’Anima di un Uomo”.


Sala degli Elefanti
Banchetto del Principe
L’allestimento di questa sala ricostruisce fedelmente un ambiente di epoca rinascimentale pronto per accogliere gli ospiti di un sontuoso banchetto. Il tripudio di tessuti preziosi alle pareti, di eleganti ceramiche, di gruppi scultorei di figure allegoriche, la valorizzazione degli affreschi e dei soffitti consentono al visitatore di ammirare lo stesso ambiente che si presentava agli ospiti di epoca rinascimentale. Ogni dettaglio di questo allestimento è stato possibile grazie a una paziente opera di studio e di riproduzione in collaborazione con le migliori aziende di ceramica artistica e di produzione tessile del nostro paese.


Sala delle Città
Margherita Paleologa e Federico Gonzaga
I due abiti esposti raccontano la grande rivoluzione apportata dal Rinascimento in ogni aspetto della vita e della cultura dell’epoca. L’abito di Margherita Paleologa, ricostruito grazie a un dipinto di Giulio Romano, racchiude richiami ad artisti, simbologie e elementi della cultura rinascimentale, della quale lei fu protagonista e definita dai suoi contemporanei “Signora d’Europa”. Il disegno di un nodo di Leonardo da Vinci, due vesti sovrapposte con simboli di imprese, un taglio che scopre parti del corpo femminile raccontano il nuovo stile di vita dell’epoca. L’abito di Federico II Gonzaga, primo Duca di Mantova, figlio di Isabella d’Este e di Francesco II Gonzaga, è stato ricostruito partendo da un dipinto di Tiziano del 1529. Le forme maschili sono evidenziate dall’uso di militaresche e dell’elemento decorativo detto “braghetta”, nelle braghe, a testimonianza della morale libera e priva di inibizioni del periodo.


Sala dell’Angelo
Miniature
I protagonisti di questa sala sono due abiti in miniatura. A prima vista sembrano bambole giocattolo destinate alle giovani dame di corte. Raccontano invece una realtà ben più complessa e interessante. Grazie agli scambi epistolari sappiamo che molte principesse europee scrivevano a Isabella d’Este per ricevere indicazioni e suggerimenti in materia di moda, desiderando imitarne il suo stile. La Marchesa ideò un metodo originale per diffondere i suoi modelli presso le corti europee: fece realizzare miniature dei suoi abiti così che potessero essere indossati da bambole di porcellana dette “Piavole di Mantova”, creando così la prima comunicazione del mondo della moda, antesignana delle moderne riviste.


Sala degli Ottagoni
Vincenzo Gongaza ed Eleonora Gonzaga
Gli abiti di questi due importanti esponenti della famiglia Gonzaga raccontano una storia di potere, sontuosità, lusso e ricchezza. Vincenzo Gonzaga è abbigliato per la sua incoronazione a Duca di Mantova così come lo ha raffigurato Giovanni Bahuet nel dipinto del 1857. La magnificenza della cappa di ermellino, la sontuosità del ricamo dorato su seta bianca, l’inserimento di perle in ogni parte del ricamo rappresentano e narrano tutto lo splendore e la ricchezza della corte Gonzaga in questi anni. L’abito di Eleonora Gonzaga è stato ricostruito partendo da un’opera che la ritrae con uno degli abiti realizzati in occasione delle sue nozze con l’Imperatore Ferdinando II d’Asburgo. Gli abiti per la cerimonia erano numerosi poiché ogni giorno dedicato ai festeggiamenti a Mantova e a Vienna ne richiedeva uno diverso. La sontuosità dell’occasione è testimoniata dal delicato ricamo dorato realizzato a telaio, da una serie di importanti bottoni dorati e da un prezioso collare con pendente


Sala dei Grappoli
Matrimonio di Vincenzo Gongaza ed Eleonora Gonzaga
I 5 abiti sono stati ricostruiti dal dipinto di Jacopo da Empoli che raffigura il momento dello scambio degli anelli tra Vincenzo Gonzaga e la sua seconda moglie Eleonora de Medici. Siamo all’inizio del periodo Barocco che segna un grande cambiamento stilistico e culturale. I corpi femminili vengono nascosti in abiti rigidi e strutturati, simili a opere architettoniche. Gli abiti maschili assumono sembianze più militaresche e l’uso delle sontuose gorgere conferisce solennità scenografica alle vesti. I pesanti tessuti risplendono grazie alla preziosa lavorazione del broccato nel quale vengono inseriti fili argentati, dorati e colorati durante la tessitura. Ogni tessuto prodotto viene utilizzato esclusivamente per un abito, rendendolo così un’opera unica.
